ANDRETTA (AV) – FURTO DI ENERGIA ELETTRICA: 70ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

ANDRETTA:  Ancora i reati contro il patrimonio nel mirino dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino.

Questa volta a farne le spese della costante attività posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi è stato un 70enne residente ad Andretta, tratto in arresto poiché ritenuto responsabile di furto di energia elettrica.

In particolare, i Carabinieri della Stazione di Andretta, a seguito di specifica attività d’indagine, accertavano che il proprietario di un’abitazione sita in quel centro, aveva manomesso il circuito elettrico attraverso una serie di cavi che bypassavano il contatore, eludendo così il pagamento delle bollette.

Il 70enne, inchiodato alle proprie responsabilità da tutte le evidenze raccolte, veniva quindi dichiarato in stato di arresto alla Procura della Repubblica di Avellino in quanto ritenuto responsabile del reato di furto aggravato e continuato.

L’arrestato, dopo le formalità di rito espletate in Caserma, è stato sottoposto in regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Si stima che il reato si sia protratto per diversi anni, arrecando alla società erogatrice un ammanco di circa 3.000 euro.

AVELLA (AV) – SORPRESO IN POSSESSO DI HASHISH: 45ENNE DENUNCIATO PER SPACCIO

I Carabinieri della Stazione di Avella hanno denunciato un 45enne di Napoli ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

L’uomo, sorpreso in tarda serata nella Zona Industriale di Avella, è stato fermato mentre era alla guida del suo SUV. L’inspiegabile nervosismo manifestato dallo stesso induceva i militari ad approfondire il controllo. E all’esito della perquisizione che i Carabinieri decidevano senza indugio di eseguire, veniva trovato in possesso di circa 12 grammi di hashish, occultati in un borsello.

Per il 45enne, oltre alla denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, è scattata la proposta per l’emissione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio.

La droga rinvenuta è stata sottoposta a sequestro.

OMESSA CUSTODIA DI ARMI E DETENZIONE ILLEGALE DI MUNIZIONI: 65ENNE NEI GUAI.

FLUMERI:I Carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, nell’ambito dei servizi finalizzati al controllo del rispetto della normativa in materia di armi e munizioni ai sensi del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, hanno deferito alla competente Autorità Giudiziaria una persona ritenuta responsabile di omessa custodia di armi e detenzione illegale di munizioni.

In particolare, i militari della Stazione di Flumeri, nel procedere ai predetti controlli, accertavano che un 65enne del posto non adottava tutte le cautele necessarie alla custodia del suo fucile calibro 12; veniva altresì riscontrata l’illegale detenzione di 37 cartucce.

Nei confronti dell’uomo scattava pertanto la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento.

Sottoposto a sequestro sia il fucile che le munizioni.

IL FISCO FA 90 … ANZI 120 Scoperta maxi evasione fiscale nel Vallo di Diano

120 milioni di base imponibile sottratta a tassazione: a tanto ammonta l’evasione fiscale acclarata dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina nei confronti di un imprenditore del Vallo di Diano operante nel settore del commercio al dettaglio di carburanti. Il soggetto sottoposto a controllo fiscale è stato individuato a seguito di un’accurata attività di mappatura del territorio, che ha consentito ai “segugi grigi” del Fisco di evidenziare un tenore di vita mantenuto dal predetto contribuente diametralmente opposto alla sua dichiarata condizione reddituale. I forti dubbi di evasione che fin da subito avevano assalito i Finanzieri, sia in ragione al soggetto – persona nota nel contesto territoriale – che in relazione agli elementi di riscontro in fase di progressiva emersione, sono divenuti man mano certezze, anche grazie al complesso esame delle movimentazioni bancarie esperito dagli 007 del Fisco. L’evasione rilevata si è concretizzata mediante l’omessa presentazione delle dichiarazioni annuali obbligatorie per complessivi 43 milioni di euro di I.R.PE.F., 15 milioni di euro di I.V.A. nonché 4,5 milioni di I.R.A.P.. Per tali fatti l’imprenditore è stato deferito alla competente A.G. e segnalato all’Agenzia delle Entrate per i conseguenti provvedimenti.

NAPOLI: TRAFFICO INTERNAZIONALE DI SOSTANZE STUPEFACENTI. SEQUESTRATI A CARINARO (CE) 11 KG DI COCAINA. 4 RESPONSABILI ARRESTATI.

NELL’AMBITO DELLA SISTEMATICA ATTIVITÀ DI CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO, SPECIFICAMENTE ORIENTATA ALLA REPRESSIONE DEL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI SOSTANZE STUPEFACENTI NELL’AREA A NORD DI NAPOLI, IL NUCLEO DI POLIZIA ECONOMICO-FINANZIARIA DI NAPOLI HA SEQUESTRATO UN CARICO DI COCAINA DI OLTRE 11 CHILOGRAMMI, PRONTO PER ESSERE DESTINATO E SMERCIATO NELLE PIAZZE DI SPACCIO CAMPANE. AD INSOSPETTIRE LE PATTUGLIE SU STRADA DELLA GUARDIA DI FINANZA È STATA L’OSSERVAZIONE E IL SUCCESSIVO PEDINAMENTO DI UN SOGGETTO CON TRATTI SOMATICI SUDAMERICANI, CHE, NOTTETEMPO, SI AGGIRAVA CON FARE SOSPETTO, NEI PRESSI DI UNA VILLA SITUATA NEL CENTRO DI CARINARO (CE). IL PRONTO ACCESSO ALLA DIMORA E LA SUCCESSIVA ATTIVITÀ DI PERQUISIZIONE LOCALE E VEICOLARE, CONDOTTA ANCHE SU DUE VETTURE CON TARGA SPAGNOLA IVI POSTEGGIATE, HANNO CONSENTITO DI RINVENIRE A BORDO DI UNA DELLE DUE AUTO LO STUPEFACENTE, SUDDIVISO IN 10 PANETTI E OCCULTATO ALL’INTERNO DI UN DOPPIOFONDO RICAVATO NELL’ABITACOLO. SONO STATI, PERTANTO, IDENTIFICATI QUATTRO SOGGETTI, DI CUI DUE COLOMBIANI, UNO SPAGNOLO DI ORIGINI MAROCCHINE E UN ITALIANO, TUTTI INCENSURATI E ORA TRATTI IN ARRESTO PER TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI. I TRAFFICANTI SONO STATI ASSOCIATI ALLA CASA CIRCONDARIALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE, A DISPOSIZIONE DELL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA DI NAPOLI NORD. L’ATTIVITÀ DI SERVIZIO SVOLTA TESTIMONIA IL COSTANTE PRESIDIO, ESERCITATO DALLA GUARDIA DI FINANZA SUL TERRITORIO, A SALVAGUARDIA DELLA LEGALITÀ ED A CONTRASTO DEI FENOMENI CONNOTATI DA FORTE PERICOLOSITÀ SOCIALE.

CATANIA: 8 ARRESTI PER CORRUZIONE E TURBATIVA D’ASTA NEI COMUNI DI ACIREALE (CT) E MALVAGNA (ME)

i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza del G.I.P. del Tribunale etneo che ha disposto misure cautelari coercitive nei confronti di otto persone, tra cui il Sindaco di Acireale, un membro della giunta comunale e due dipendenti pubblici in servizio presso il Comune di Acireale. L’operazione – denominata “SIBILLA” -, iniziata nel 2017 e condotta dalla Tenenza di Acireale sotto la direzione di questa Autorità giudiziaria, ha portato alla luce 4 diversi episodi di corruzione e turbativa d’asta nella gestione della cosa pubblica. Un grave episodio di corruzione ha visto coinvolto il Sindaco di Acireale, Roberto BARBAGALLO, il quale, per favorire la campagna elettorale del suo referente politico, ha spinto due piccoli imprenditori acesi a promettergli il voto, con l’ausilio di un Luogotenente della polizia locale, Nicolò URSO. Nel dettaglio, il Sindaco ha disposto al Luogotenente di avviare controlli amministrativi nei confronti degli imprenditori al fine di indurli, per evitare la sanzione, ad avvicinarlo. Nella circostanza gli avrebbe chiesto il sostegno elettorale (“maggiuva ‘na cosa elettorale!…(trad.:mi serve una cosa elettorale) dui gemellini….’ca cianu ‘u camiun posteggiato a via …” (trad:i due gemellini che hanno il camion posteggiato alla via ….); ci po iri pì ‘mpocu spagnarici…(trad:ci puoi andare per farli spaventare)…accussì mi venunu a ciccari ..(trad:così mi vengono a cercare). Sulla base di queste evidenze, riconducibili al reato di induzione alla corruzione (319-quater C.P.), il GIP ha ordinato la traduzione in carcere del Sindaco, nonché gli arresti domiciliari per il funzionario di polizia compiacente. Altro episodio contestato riguarda la realizzazione dell’ampliamento del cimitero comunale di Acireale, opera pubblica affidata alla ATI (Associazione Temporanea di Imprese) San Sebastiano s.r.l., con sede a Ravenna. Durante la fase terminale dei lavori, il Responsabile della Protezione civile del Comune di Acireale, Salvatore DI STEFANO, ha curato il collaudo dell’opera, attestando che l’intervento era stato eseguito a regola d’arte. Tuttavia, nella certificazione redatta dal citato dirigente, sono state indicate operazioni di verifica strutturale presso il cimitero in realtà mai effettuate: anzi, dalle indagini è emerso che i quattro verbali di sopralluogo sono tutti stati predisposti nel momento finale della stesura del collaudo dal referente in loco dell’impresa costruttrice, Salvatore LEONARDI, con l’ausilio del consulente tecnico dell’impresa stessa, Angelo LA SPINA. E’ proprio DI STEFANO che, sugli accordi con LEONARDI, afferma: “già ce l’ho tutto impostato…dobbiamo aggiungere almeno tre quattro verbali di sopralluogo… li sta preparando perché io non so le date..li sta preparando lui”. Per il collaudo, il funzionario pubblico ha fatturato alla società 6.600 € a titolo di “compenso professionale”, sebbene la legge preveda che al collaudatore sia corrisposta solo una indennità in busta paga, proprio 2 al fine di evitare inopportuni contatti con il privato. La somma ricevuta è stata dunque qualificata come “tangente” per la buona riuscita delle operazioni di verifica. Condividendo l’ipotesi formulata da questa Procura, il GIP ha ordinato la traduzione in carcere del citato Dirigente pubblico, Salvatore DI STEFANO, e del referente dell’ATI, Salvatore LEONARDI, nonché la misura degli arresti domiciliari per il consulente tecnico Angelo LA SPINA. Infine, le indagini hanno avuto ad oggetto alcuni incarichi professionali relativi alla progettazione di impianti sportivi affidati illecitamente dai Comuni di Acireale (CT) e Malvagna (ME) al consulente locale del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), Anna Maria SAPIENZA, e ad un ingegnere catanese, Ferdinando GARILLI, sottoposti l’una a custodia cautelare in carcere, l’altro agli arresti domiciliari, per l’ipotesi di reato di cui all’art. 353 C.P. (Turbata libertà degli incanti). La SAPIENZA in seno al citato Comitato ricopre un ruolo istituzionale di referente per gli Enti locali della Sicilia Orientale che intendono richiedere erogazioni pubbliche a favore dello sport: in particolare, esprime un parere tecnico vincolante sulle proposte che le vengono presentate, per poi inoltrarle alla sede romana del Comitato ai fini dell’erogazione del finanziamento. Tra le proposte validate nel 2017, rientrano anche quelle relative alla riqualificazione della pista di atletica presso il centro sportivo “Tupparello” di Acireale e del campo di calcio di Malvagna (ME). In entrambi i casi, la SAPIENZA, in cambio del parere favorevole, ha ottenuto, per il collega Ferdinando GARILLI e per sè, l’incarico di redigere il progetto dei medesimi impianti sportivi, retribuito con un compenso rispettivamente di 5.000 € e di 14.300 €, e attribuito con una finta gara al massimo ribasso. Per dare, infatti, una parvenza di liceità agli affidamenti e risultare formalmente in regola con le prescrizioni dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), i dirigenti degli Uffici Tecnici dei Comuni di Acireale (Giovanni BARBAGALLO, sottoposto a custodia cautelare in carcere) e di Malvagna (indagato che verrà sottoposto a interrogatorio ai fini della valutazione sull’applicazione della misura dell’interdizione dal Pubblico Ufficio), di concerto con la SAPIENZA, hanno finto una ricerca di mercato, inviando richieste di offerta, oltre che al vincitore già prestabilito, ad altri due professionisti di fiducia, già istruiti “a tavolino” sulla percentuale di ribasso da indicare nelle risposte. Nella gestione degli affidamenti, la SAPIENZA ha invero agito da vero e proprio organo decisorio, come si evince dalle parole rivolte a GARILLI: “Lo vuoi un incarico per un progetto esecutivo di una pista di atletica leggera? Cinquemila euro?” . Nel caso di Malvagna (ME), per garantire al collega un compenso anche nell’ambito di quel progetto, ha ottenuto dal dirigente dell’Ufficio Tecnico la previsione di un ruolo ad hoc da affidargli,quello di Assistente al RUP (Responsabile Unico del Procedimento) che, per legge, dovrebbe essere nominato solo in caso di carenza di organico della stazione appaltante; al dubbio se le somme siano o meno previste nei capitoli di spesa del progetto, ha poi insistito: “no, per l’assistenza al rup no, però li possiamo trovare nelle somme a disposizione, duemila euro i truvamu”. Peraltro, i predetti (SAPIENZA e GARILLI) hanno usato assoluta sufficienza nelle previsioni di spesa del denaro pubblico anche nella redazione successiva dei citati progetti, suscitando 3 la perplessità di chi, presso il CONI, era preposto a corrispondere il finanziamento: “fai conto la membrana del rifacimento della pista non mi può costare tre volte quello che io pago da un’altra parte quindi io vi invito a rivedere questi prezzi”.

SAN MARTINO VALLE CAUDINA (AV) – CONTROLLI SU AMBULANTI E ORTOFRUTTICOLI: SEQUESTRATI DAI CARABINIERI 350Kg DI FRUTTA E VERTURA.

SAN MARTINO VALLE CAUDINA:Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, finalizzati a garantire sicurezza e rispetto della legalità.

Nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri della Stazione di San Martino Valle Caudina hanno effettuato una serie di controlli in tema di sicurezza agroalimentare.


All’esito di una specifica attività sul trasporto delle merci e sulla conservazione dei prodotti alimentari, un 35enne di Afragola è stato sanzionato amministrativamente in quanto, con licenza di vendita revocata, trasportava oltre 350 chili di frutta e ortaggi su un autocarro privo di assicurazione e revisione.

Sottoposto a sequestro sia il mezzo sia la merce che, poiché deteriorabile, dopo i dovuti accertamenti da parte dell’A.S.L. è stata consegnata dalla locale parrocchia agli indigenti del posto.

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