MONTEFREDANE AV – 4 ANNI DI RECLUSIONE E € 1.000 DI MULTA PER FURTO IN ABITAZIONE

Quattro anni di reclusione e mille euro di multa: questa la sentenza emessa dal Tribunale Ordinario di Avellino nei confronti di un 49enne di Avellino. L’uomo risponde di un furto in abitazione perpetrato a Montefredane. Le indagini sono scaturite a seguito della denuncia sporta dalla vittima: l’acquisizione di utili informazioni nonché lo sviluppo dei dati sia del sistema di localizzazione GPS veicolare sia del traffico telefonico generato dal cellulare, hanno permesso ai Carabinieri della Stazione di Avellino l’identificazione del soggetto. Alla luce dei probanti elementi raccolti, l’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze investigative dell’Arma, ha quindi spiccato il provvedimento di carcerazione nei confronti del 49enne, che nel pomeriggio di ieri è stato associato alla Casa Circondariale di Avellino. Con l’effettuazione di mirati servizi volti alla prevenzione ed alla repressione di reati predatori, i Carabinieri continuano incessantemente a porre attenzione all’attività di perlustrazione nei comuni dell’Irpinia implementando ulteriormente l’attività di controllo del territorio, sia per contrastare la criminalità sia per intervenire con tempestività ed efficacia quando necessario. Per fronteggiare tali emergenze criminali, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino auspica di potersi avvalere anche della necessaria collaborazione di ogni cittadino. 

SOLOFRA AV – IDENTIFICATA LA PERSONA CHE LO SCORSO SETTEMBRE AVEVA RIGATO L’AUTO DEL P.U.

A seguito di mirata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Avellino, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Solofra sono risaliti all’identificazione dell’uomo ritenuto responsabile, allo stato delle indagini, del danneggiamento dell’autovettura di un dirigente del Comune di Solofra, avvenuto lo scorso 28 settembre.
L’autovettura era parcheggiata nei pressi della Casa comunale della città conciaria quando un soggetto, verosimilmente utilizzando un punteruolo, ha danneggiato la carrozzeria.
Grazie all’attività immediatamente avviata, condotta incrociando dati informativi con quelli emergenti dai controlli del territorio e delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico di un 40enne del posto.
L’uomo avrebbe messo in atto l’azione criminosa quale atto ritorsivo nei confronti del pubblico ufficiale, ritenuto responsabile di aver emesso nei suoi confronti un provvedimento amministrativo di diffida rispetto a una costruzione risultata irregolare.
Il risultato operativo conseguito si inserisce nel quadro di specifiche iniziative investigative della Procura di Avellino per contrastare gli atti intimidatori che negli ultimi mesi hanno destato particolare preoccupazione in Irpinia. {CAPTION}

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GESUALDO AV – UOMO DI 70 ANNI DENUNCIATO PER OMESSA CUSTODIA DI ARMI

I Carabinieri della Stazione di Gesualdo hanno denunciato un 70enne del posto per “Omessa custodia di armi”. È accaduto nella tarda serata di ieri, a Gesualdo, dove la pattuglia è intervenuta per l’uccisione, a colpi di arma da fuoco, di un cane maremmano. Uditi gli spari e i forti guaiti, il proprietario del cane ha chiamato il 112, affidando ai carabinieri la propria richiesta di giustizia. Sviluppando le informazioni acquisite, i Carabinieri sono riusciti a restringere il campo delle ricerche fino ad arrivare all’identificazione del 70enne al quale, a seguito di perquisizione, sono stati sequestrati i suoi due fucili, di cui uno rinvenuto sul pavimento del soggiorno, privo delle necessarie misure di sicurezza. Alla luce delle evidenze emerse, l’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino. Sono in corso accertamenti finalizzati a stabilire l’eventuale responsabilità del soggetto in relazione all’uccisione del cane. La carcassa è stata sottoposta a sequestro. 

Unarma: un calendario per celebrare i trenta anni

Unarma, lo storico sindacato dei carabinieri, per il taglio del 30esimo compleanno ha presentando il calendario 2023. L’evento si è svolto a Luogosano. Nelle pagine dei dodici mesi dell’anno le immagini salienti dell’Arma. L’opera è stata realizzata dal noto maestro romano Cav. Daniela Nardelli, riscuotendo un grosso successo nella critica. “L’’opera – ha spiegato l’autrice – evoca le tante, individuali e spesso anonime storie di carabinieri, di “Uomini Carabinieri”, che mai smarrendo il senso profondo dell’onore, della lealtà e dello spirito di sacrificio, hanno compiuto il loro dovere superando o, semplicemente, convivendo con le proprie fragilità, che divenivano forza e spinta per andare oltre se stessi.” Il calendario Unarma vuole essere un omaggio a quegli uomini! Questo progetto consolida la fantastica realtà che oggi è divenuta Unarma che dimostra, ancora una volta, di essere sempre un passo avanti. Alla presentazione hanno partecipato di autorità locali e provinciali, il segretario generale nazionale Unarma Antonio Nicolosi e tutta la dirigenza nazionale, il segretario generale regionale Emilio Taiani, e molti segretari provinciali e regionali provenienti tutta Italiana, isole comprese.
A fare gli onori di casa è stato il segretario generale provinciale di Avellino, Massimiliano Lo Priore. La serata ha avuto inizio con la presentazione del calendario e la descrizione delle opere da parte degli autori, susseguita con una cena allietata dallo spettacolo dal famoso comico di Made in Sud Ciro Giustiniani e da un concerto esclusivo dei cantautori Tony Esposito e Luca Pugliese. Il segretario generale Massimiliano Lo Priore ha spiegato: “E’ stata presentata
un’opera unica nel suo genere, da un significato storico profondo. Un ringraziamento speciale va al maestro Cav. Daniela Nardelli, che ha reso il nostro calendario unico. Ci aspettavamo un grande successo, ma non di questa portata, con oltre 250 partecipanti. Un grazie va ai maestri Tony Esposito e Luca Pugliese e al simpatico Ciro Giustiniani. Ancora una volta abbiamo scritto la storia e lo abbiamo fatto qui, in Irpinia. Difficile trovare le giuste parole per descrivere quest’opera, bisogna solo guardarla e rimanere aggraziati dalla sua bellezza e significato profondo”.

AVELLINO – Arrestati 3 Agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria

I Carabinieri del Comando Provinciale di Avelline hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 3 Agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio presso la Casa Circondariale di Avelline.
Gli stessi sono ritenuti gravemente indiziati -allo stato delle indagini-, dei reati di ‘lesioni personali aggravate”, nonché “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”. II provvedimento è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avelline, su richiesta della Procura della Repubblica di Avelline che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avelline, congiuntamente con personale della Polizia Penitenziaria di Avelline.
L’attività trae origine dal violento pestaggio patito da un detenuto all’interno della propria cella. Acquisita la notizia di reato, l’Autorità Giudiziaria ha delegato una serie di accertamenti che hanno permesso l’identificazione dei responsabili.
Le indagini hanno accertato -compatibilmente con la fase del procedimento penale in corso- che i predetti agenti hanno consentito l’aggressione del detenuto da parte di altri quattro reclusi (indagati nel medesimo procedimento), permettendo a questi ultimi di accedere alla sua cella. Dagli accertamenti è inoltre emersa l’attività compiuta dai tre poliziotti penitenziari diretta alla falsificazione delle relazioni di servizio prodotte dagli stessi in merito ai fatti in questione, allo scopo di depistare le indagini in corso.
Ancora da chiarire il movente che ha scatenato la violenta aggressione, le cui dinamiche sono emerse nell’ambito di accertamenti di più ampio respiro che questo Ufficio ha avviato con riferimento alla struttura carceraria irpina. {CAPTION}

BISACCIA AV – FABBRICAVANO “PENNE PISTOLA” E DETENEVANO ARMI ILLEGALMENTE

I Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di un 56enne e del figlio 31 enne, entrambi di Bisaccia, gravemente indiziati -allo stato delle indagini- per avere fabbricato e detenuto illegalmente armi comuni da sparo nonché parti di esse e munizionamento vario.
II provvedimento restrittivo è stato disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Avelline, su richiesta della Procura della Repubblica di Avelline che ha coordinato le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Lacedonia.
L’attività trae origine da un’ispezione eseguita in un casolare abbandonato ove i militari hanno rinvenuto 2 pistole, munizioni di diverso calibro e armi artigianali mono-colpo.
Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire presso l’abitazione del 56enne, all’interno di un locale adibito a rimessa, un vero e proprio laboratorio artigianale con presenza di numerosi attrezzi di precisione atti alla lavorazione del ferro (tra cui, in particolare, un trapano a colonna con il quale venivano verosimilmente realizzate canne e meccanismi di scatto delle pistole rinvenute), nonché, in alcuni cassetti del banco da lavoro, materiali utili a costruire le micidiali armi (tubi metallici, molle e canne).
L’esame balistico ha confermato sia l’idoneità del materiale alla fabbricazione delle armi sia la compatibilita con quello utilizzato nella realizzazione delle “penne pistole” mono-colpo precedentemente sequestrate. {CAPTION}

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ALTAVILLA IRPINA – DENUNCIATI DAI CARABINIERI per i reati di inondazione, frana o valanga, falsità ideologica.

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Avellino, costantemente impegnati nei servizi di controllo del dissesto idrogeologico, sono prontamente intervenuti su un movimento franoso nel comune di Altavilla Irpina (AV) che ha interessato una superficie di circa 5.000 metri quadrati. Dagli accertamenti esperiti, i Carabinieri Forestali hanno riscontrato che l’origine della frana è stata scatenata da una serie di lavori effettuati in fondi privati ubicati più a monte. Per tale motivo, la P.G. operante ha denunciato quattro persone, proprietarie dei fondi ricadenti nell’area franosa, che precedentemente avevano effettuato, illecitamente, la soppressione di un bosco di circa 7.000 metri quadrati mediante il taglio a raso di piante autoctone e la trasformazione dello stesso in altre colture agrarie. Inoltre, sono state accertate altre opere abusive a monte, che hanno modificato il naturale deflusso delle acque superficiali ed aggravato la situazione di dissesto. Il movimento franoso ha causato anche il crollo di un manufatto, fortunatamente non destinato ad uso residenziale. L’area interessata dalle attività illecite è di circa 40.000 metri quadrati e ricade in zona vincolata idrogeologicamente. I soggetti sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino per i reati di inondazione, frana o valanga, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico ed opere eseguite in assenza di autorizzazione. Sono state elevate contestualmente, sanzioni amministrative per un importo complessivo di 10.500 euro. Il Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino, nel corso di quest’anno ha denunciato circa 300 persone per illeciti in materia di abusivismo edilizio e taglio furtivo di piante, in aree idrogeologicamente fragili ed elevato sanzioni amministrative per un importo totale di circa 90.000 euro.


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