Maltrattamenti e ripetute minacce: questo è il triste scenario che si è parato di fronte ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Avellino dopo una richiesta di intervento pervenuta al 112 da parte di una anziana signora, stanca di assistere alle incessanti vessazioni poste in essere nei confronti della figlia da parte del nipote.
Vessazioni, umiliazioni cui però è stato posto un punto grazie all’intervento dei Carabinieri.
La spiacevole vicenda si è verificata nel pomeriggio di sabato ad Avellino.
È bastato un attimo ai militari in servizio presso la Centrale Operativa, a comprendere che dietro quella animosa telefonata si celava una particolare emergenza, motivo per cui veniva disposto in tempo reale l’invio di una “Gazzella”, già impegnata in quell’area nell’ambito della capillare attività di controllo del territorio che il Comando Provinciale Carabinieri di Avellino quotidianamente dispone al fine di garantire sicurezza e rispetto della legalità.
Nello specifico, la donna era stata aggredita dal figlio che aveva tentato di estorcerle la somma contante di 2.500 euro: al rifiuto, la costringeva con la forza a salire in macchina per recarsi da un “compro oro” per vendere un costoso orologio del defunto padre e vari monili in oro.
Bloccato, veniva dunque condotto nella vicina Caserma.
Alla luce del quadro indiziario composto dalle evidenze raccolte nonché dalla drammatica denuncia della mamma (che, vincendo con forza la commozione, raccontava ai militari le reiterate minacce ed angherie che ultimamente era costretta a subire da parte del figlio a seguito del diniego alle assidue richieste di denaro), il ventenne è stato tratto in arresto poiché ritenuto responsabile dei reati di tentata estorsione e sequestro di persona.
Espletate le formalità di rito per lui, come disposto dalla Procura della Repubblica di Avellino, si sono riaperte le porte della Casa Circondariale di Bellizzi Irpino.